IL SANTUARIO DI MINERVA DI BRENO

ANTICHE DIVINITA’ E CULTI

Breno, santuario di Minerva da https://www.archart.it/breno-santuario-di-minerva.html:

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Breno, santuario di Minerva

Breno, santuario di Minerva


Ricostruzione virtuale del santuario

A Breno (Bs), in località Spinera, a causa di lavori per la rete fognaria, vennero scoperti i resti di un santuario pagano. L’attività di scavo durò dal 1986 al 2003. I restauri si protrassero dal 2000 al 2004. Legato al culto benefico delle acque, il santuario fu fondato dagli indigeni, i Camuni, nel V secolo a.C., in prossimità del fiume Oglio, in un punto addossato ad un costolone roccioso.

La struttura del santuario romano

I resti dell’attuale edificio religioso sono di epoca romana e due fasi scandirono la vita di questo luogo di culto: la prima in età augustea (inizi I secolo d.C.), la seconda di età flavia (69-96 d.C.). Il complesso mostra una planimetria a ferro di cavallo, chiuso anteriormente da un colonnato. I muri degli ambienti interni sono realizzati con ciottoli di fiume legati tramite malta. Il culto salutare delle acque venne tramandato in epoca romana e ciò si evince dalla presenza di fontane e di vasche. Le decorazioni delle celle sacre mostrano una particolare ricchezza e accuratezza: pavimenti a mosaico (geometrico bianco e nero, motivi a tralci e delfini) e affreschi parietali indicano l’interesse del santuario presso la comunità romano-camuna.

La statua di Minerva Hygieia

La sala mediana era quella più grande e monumentale: prospiciente l’altare, situato nel cortile, era preceduta da una scalinata e da quattro colonne leggermente aggettanti rispetto alle restanti del porticato.

Planimetria generale dello scavo del santuario

L’ambiente centrale ospitava il simulacro di Minerva, realizzato con marmo greco: anticamente situato su un basamento, è stato rinvenuto in posizione di crollo, privo di testa e di braccia. Presenta una copia romana dell’Athena Hygieia, opera di Pyrros, uno dei discepoli di Fidia, attivo nel V secolo a.C.

Restaurata nel 2000, la statua rappresenta una Minerva stante, adornata da un mantello e dal chitone greco. La gamba sinistra è piegata e si ipotizza che il braccio sinistro reggesse la lancia mentre il destro fosse proteso in avanti per ricevere le offerte votive. I seni sono coperti dall’invincibile egida squamata, addobbata con la testa della gorgone Medusa; l’elmo, di tipo attico, presenta una sfinge.

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La copia della statua ricollocata

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Dettaglio della statua originale

La divinità romana era il nume tutelare della battaglia ma anche delle arti e del sapere. Qui la pregnanza simbolica che lega la Minerva romana al potere taumaturgico delle acque fa pensare ad un’assimilazione con una divinità femminile locale (l’attributo di “Igea”, dal greco hygieia, significa infatti “salvifica, protettice della salute”). Oggi lo spettatore può osservare la presenza di una copia della statua, ricostruita.

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Le offerte

Gli ex voto e le offerte provenienti dallo scavo consistono in tre piccoli altari a Minerva (MINERVAE) con i nomi dei dedicatori, oggetti in miniatura, coppe e patere di ceramica, tipiche delle libagioni. Un fondo di coppetta reca la scritta ME (MENERVA in lingua etrusca) in caratteri nord-etruschi. Minerva, insieme a Mercurio, rappresentava la divinità più influente in ambiente celtico e alpino.

La fine del santuario

Il culto pagano, declassato con l’espansione dei cristianesimo, si affievolì tra IV e V secolo d.C., epoca in cui il santuario di Minerva subì l’abbandono e la rovina in seguito ad un incendio. Un’alluvione, avvenuta nel 1200, ricoprì gli ambienti dell’edificio per otto secoli, fino alla loro scoperta. La toponomastica però rimanda alle vestigia del santuario poiché si tramanda la memoria, nella zona, di un “ponte di Minerva”.

Breno, santuario di Minerva


Veduta aerea della ricostruzione del santuario

Note e siti di consultazione

Nota: l’autore dell’articolo ha potuto visitare il sito archeologico nell’aprile del 2009. Nel vicino Museo Nazionale della Valcamonica di Cividate Camuno (primo link sotto riportato) è possibile vedere l’originale statua di Minerva e alcuni reperti rinvenuti durante lo scavo.

Museo Nazionale della Valcamonica di Cividate Camuno
http://www.civitascamunnorum.com/

Pro loco di Breno
http://www.prolocobreno.info/index.php?option=com_content&view=article&id=78&Itemid=103

Cividatecamuno
http://www.cividatecamuno.com/guida/santuario.htm

Galleria fotografica


Affresco cella di Minerva


Mosaico geometrico e delfini


Pendente votivo dal santuario di Minerva


Plastico del santuario


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