DISCOPERTA UNA VILLA ( FORSE) DEL RE TEODORICO VICINO A VERONA

Durante i lavori di scavo per la sostituzione delle condotte del gas a Montorio, frazione alle porte di Verona, è stato rinvenuto un mosaico pavimentale di una grande villa tardoantica (IV o V sec. d.C.). Non ci sono riscontri epigrafici, ma è lecito pensare, data l’estensione e la ricchezza dei reperti, che si tratti di una villa riferita all’imperatore Teodorico, o a un suo collaboratore, primo ministro di altissimo rango. “Da decenni, a Montorio, stanno emergendo in modo sparso brani di mosaici, di impianti termali e di complessi residenziali – ha spiegato il soprintendente ai Beni archeologici e belle arti di Verona, Vincenzo Tinè. -. Ora sarebbe importante mettere a sistema tutte queste informazioni raccolte. Ci sono mosaici di questa villa esposti al Teatro Romano, altri nei magazzini della soprintendenza”. “Si dovrebbe pensare a un’esposizione museale dedicata, supportata in parallelo da un raggruppamento di tutti i dati in un sistema virtuale, unico modo che possa valorizzare la grandiosità della villa che ora è frammentata e nascosta tra le case di Montorio” ha concluso.


    “Siamo felici che il Gruppo Agsm Aim, con i suoi lavori sul territorio, scopra tesori di cui Verona è ricca – ha detto il presidente Stefano Casali -. Questo ne è un esempio straordinario. Con il sindaco e il soprintendente studieremo le scelte più opportune da fare per rendere questi importanti ritrovamenti fruibili e visibili ai nostri cittadini e ai turisti”. (ANSA).
   

LA VILLA ROMANA DI VALDONEGA

La residenza privata romana di Valdonega, venne costruita nel I sec. d.C. al di fuori dell’impianto urbano. I dati oggi disponibili consentono di interpretarne parte del piano terra, ma si ipotizza che l’edificio fosse articolato su più piani e a livelli diversi, secondo il pendio del terreno. Della villa sono oggi visibili tre ambienti, affacciati su un portico a L (di cui si vedono le basi delle colonne) probabilmente aperto su un cortile o su un giardino e in stretta connessione con essi.

L’ambiente principale (in pianta: A) è costituito da una sala rettangolare con colonne su tre lati e porta affiancata da due finestre sul quarto lato. La copertura della stanza era a volta nella parte centrale, mentre lo spazio tra le colonne e i muri perimetrali era a copertura piana. L’ambiente presentava pavimento a mosaico e pareti affrescate, ed è stato interpretato come oecus corinzio, cioè una elegante sala da pranzo.

Una ricostruzione della villa romana di Valdonega a Verona

Al secondo ambiente (in pianta: C) si accedeva tramite un piccolo vano (in pianta: B) con pavimentazione parte in cocciopesto e parte in mosaico nero con cornice bianca. Il secondo ambiente presentava un’ampia finestra sul portico esterno, ed era caratterizzato da pavimento a mosaico e pareti affrescate. Un vano (in pianta: D) lungo, stretto e privo di aperture e di rivestimento affiancava i tre ambienti sul lato occidentale e fungeva forse da intercapedine di isolamento dall’umidità.

UNA PICCOLA POMPEI A VERONA

Un vero e proprio complesso dell’età romana imperiale, con tanto di muri affrescati e riscaldamenti a pavimenti e a parete, pavimenti in cementizio decorati da tessere e crustae. La Soprintendenza ha mostrato in questi giorni l’eccezionale scoperta fatta a Verona, in via Oberdan, nel corso degli interventi di riqualificazione dell’ex cinema Astra.

La stessa Soprintendenza non ha esitato a definire quella parte di Verona come una piccola Pompei, con la differenza che mentre a Pompei tutto era andato distrutto, nel sito di via Oberdan molto è ancora perfettamente conservato.

“L’ipotesi è che fosse un albergo, appena fuori dalle mura, di cui si vedono ancora alcune decorazioni murali. Un incendio, secondo gli esperti, sarebbe stata la causa della fine della struttura, i cui resti si sono peró conservati fino ad oggi come a Pompei. La nostra meravigliosa città non smette mai di stupirci” (da Veronaoggi)

Video da archeoreporter