ARCHEOLOGIA DELLE ALPI . RASSEGNA STAMPA.

È appena stato pubblicato il numero di Ada “archeologia delle Alpi” 2021/2022. Sul sito di trentino cultura ( https://www.cultura.trentino.it/Pubblicazioni) è possibile inoltre scaricare o richiedere in formato digitale il volume pubblicato ed i numeri precedenti oltre a diverse pubblicazioni di archeologia trentina.

ADA 2021/2022

Documenta lo stato dell’arte delle ricerche archeologiche in Trentino “AdA Archeologia delle Alpi 2021-2022”, il volume recentemente dato alle stampe dall’Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento. La pubblicazione di 231 pagine, a cura di Franco Nicolis e Roberta Oberosler, offre un aggiornamento puntuale sulle attività di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, archeologico in particolare, condotte sul territorio provinciale. L’obiettivo è quello di rivolgersi a pubblici diversi e sempre più ampi, andando oltre la platea degli addetti ai lavori, al fine di condividere con tutti gli interessati i risultati delle indagini in questo ambito. Il volume, disponibile anche in formato digitale, può essere richiesto all’Ufficio beni archeologici scrivendo all’indirizzo di posta elettronica uff.beniarcheologici@provincia.tn.it

AdA Archeologia delle Alpi 2021-2022” si compone di due parti: la prima e più corposa è composta da articoli di archeologi, studiosi, esperti di settore, ricercatori di istituzioni scientifiche e culturali con approfondimenti specifici mentre la seconda parte è costituita da un sintetico notiziario che riporta i principali interventi effettuati nell’ultimo biennio in Trentino. Filo conduttore dei contenuti è la metodologia di indagine che presuppone un approccio multidisciplinare e un costante confronto per l’analisi dei dati da parte di studiosi ed esperti di settori diversi.

Una buona parte dei contributi è dedicata alle ricerche condotte nell’area urbana di Trento. Il capoluogo continua a restituire interessanti informazioni sul suo complesso passato a cominciare dal sito de La Vela dove sono emerse evidenze di occupazione risalenti al Neolitico legate a pratiche di allevamento di ovicaprini con una propensione per lo sfruttamento delle risorse animali a discapito delle attività produttive agricole. Restando nell’ambito cittadino è di particolare interesse la scoperta avvenuta in via Esterle dove, in un’area in passato interessata da violenti eventi alluvionali, alla inconsueta quota di 8 metri sotto i piani attuali, sono emerse testimonianze di epoca romana tra cui un tratto di via glareata e una porzione di area cimiteriale risalente al IV secolo d.C. La vitalità commerciale ed economica della Tridentum romana è attestata anche dallo studio dei frammenti di anfore rinvenuti durante gli scavi di Piazza Bellesini e nell’area archeologica di Palazzo Lodron a Trento. L’origine di questi contenitori, provenienti da diverse aree dell’Impero, evidenzia come Tridentum facesse parte di una fitta rete commerciale che metteva in comunicazione la penisola italica con il bacino renano-danubiano e con le aree del Mediterraneo orientale e occidentale. Riguardo il loro contenuto, si può ipotizzare che le anfore servissero principalmente per l’approvvigionamento e il trasporto di olio, salse di pesce, vino miele, olive, frutta secca e spezie oltre a olii vegetali, balsami e unguenti. Di epoca romana è anche il sarcofago, rinvenuto nel 1860 e attualmente visibile in piazza della Mostra, del quale vengono illustrati i materiali di corredo in esso ritrovati e il contesto.

Nuovi dati sull’età romana in Trentino giungono inoltre dalla ripresa dei lavori presso la villa romana di Isera, in Vallagarina, che hanno reso possibile la raccolta di nuovi e importanti dati relativi alla tecnica edilizia e all’articolazione del grande edificio terrazzato con sale panoramiche e giardino risalente alla prima età imperiale. Spostandoci in Val di Non, la recente riconsegna di una coppa vitrea e di due bracciali in bronzo è stata l’occasione per lo studio e la ricontestualizzazione di questi reperti che ha permesso di ipotizzare l’esistenza di una possibile necropoli tardoantica tra Revò e Romallo, ai margini dell’importante via che attraverso la Val di Non collegava i due versanti delle Alpi e veicolava prodotti di pregio importati e apprezzati anche in Anaunia.

Si sta rivelando di grande importanza lo scavo di ricerca presso l’insediamento retico-romano del Doss Penede a Nago-Torbole, oggetto di un progetto di studio multidisciplinare che vede la collaborazione tra l’Universita di Trento, la Soprintendenza e il Comune di Nago-Torbole. Lo scavo archeologico ha restituito significative testimonianze architettoniche di età romana delle quali sono state analizzate le tecniche edificatorie e le soluzioni costruttive. Contribuisce alla ricerca e alla conoscenza degli insediamenti rurali in area trentina lo studio dei materiali provenienti dal complesso rurale di epoca romana e tardoromana messo in luce a Mezzolombardo in località Calcara.



L’indagine con metodo archeologico, condotta in occasione di recenti lavori nei pressi di Passo San Valentino a Brentonico, ha portato al recupero di un insieme di reperti databili al XVIII secolo che hanno permesso di riconoscere la presenza di una serie di fortificazioni realizzate nel 1796 dall’Impero Asburgico per contrastare l’avanzata napoleonica in Trentino.

Ampio spazio è riservato al Parco Archeo Natura di Fiavé, inaugurato nell’estate 2021, al quale sono dedicati tre articoli. Il soprintendente Franco Marzatico evidenzia come la realizzazione del Parco, in dialogo tra l’archeologia e l’ambiente naturale, abbia lo scopo di proporre un percorso partecipato di conoscenza, consapevolezza e valorizzazione, offrendo un’opportunità di fruizione integrata del patrimonio culturale e ambientale che coinvolga nel progetto le diverse realtà locali per accrescere la conoscenza e la consapevolezza culturali, sia l’attrattiva del territorio dal punto di vista turistico. Le referenti dei Servizi Educativi dell’Ufficio beni archeologici tracciano un quadro della ricca proposta di attività rivolte a pubblici di ogni età, con particolare attenzione al mondo della scuola e alle famiglie, realizzati con enti e associazioni locali e con il coinvolgimento attivo della comunità.

Il notiziario riporta gli interventi di indagine archeologica effettuati Civezzano in località Sorabaselga, ad Arco in via Degasperi, a Tesero in località Sottopedonda, a Sanzeno in Val di Non, sull’Altopiano della Vigolana, ad Arco presso il Monastero delle Serve di Maria, a Trento in via Grazioli e in via S.Pietro e a Vetriolo dove è stata portata alla luce una vasta area mineraria protostorica.

Informazioni

Provincia autonoma di Trento

Soprintendenza per i beni culturali

Ufficio beni archeologici

Via Mantova, 67 – 38122 Trento

tel. 0461 492161

e-mail: uff.beniarcheologici@provincia.tn.it

http://www.cultura.trentino.it/Temi/Archeologia

(md)

Sullo stesso argomento:

https://wp.me/p7tSpZ-5Qm

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ALCUNE DELLE PUBBLICAZIONI DISPONIBILI:

https://www.academia.edu/resource/work/45126791.

https://www.academia.edu/resource/work/47922483.

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  • ISBN: 978-88-7702-457-2
  • 2018
    Provincia autonoma di Trento
  • Autore / Curatore: Franco Nicolis e Roberta Oberosler
  • € Distribuzione a fini istituzionali
  • Ufficio beni archeologici

“Archeologia delle Alpi. Studi in onore di Gianni Ciurletti” raccoglie indagini e approfondimenti su varie tematiche in ambito archeologico che coprono un arco temporale dalla preistoria all’età contemporanea. Hanno contribuito al volume studiosi e ricercatori oltre agli archeologi dell’Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento che hanno così reso omaggio a Gianni Ciurletti già Soprintendente per i beni archeologici del Trentino.

Per richiedere informazioni relativamente alla distribuzione rivolgersi a:

Soprintendenza per i beni culturali – Ufficio beni archeologici 
Via Mantova, 67 

Tel. 0461/492161

uff.beniarcheologici@provincia.tn.it

 scarica il sommario: ArcheologiaDelleAlpi_sommario.pdf (59,62 kB).

https://www.academia.edu/resource/work/38296180

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  • ISBN: 978-88-7702-363-6
  • 2014
    Provincia autonoma di Trento
  • Soprintendenza per i Beni architettonici e archeologici
  • Autore / Curatore: Rosa Roncador e Franco Nicolis
  • € Distribuzione a fini istituzionali
  • Ufficio beni archeologici

Sviluppi culturali durante l’età del ferro nei territori alpini centro-orientali.

Atti della giornata di studi internazionale: 1 maggio 2010 – Sanzeno – Trento.

Il territorio trentino è stato sin da epoche remotissime luogo d’incontro e di confronto tra i popoli. Costituisce, infatti, fin dall’antichità un passaggio naturale che collega il mondo mediterraneo all’Europa transalpina.
Questo volume costituisce un importante risultato dell’azione di tutela, conoscenza, valorizzazione e promozione del patrimonio archeologico non solo provinciale ma più in generale alpino.

Per richiedere informazioni relativamente alla distribuzione rivolgersi a:

Soprintendenza per i beni culturali – Ufficio Beni archeologici 
Via Mantova, 67 

Tel. 0461/492161

uff.beniarcheologici@provincia.tn.it

La pubblicazione è consultabile presso la biblioteca specialistica “Pia Laviosa Zambotti” dell’Ufficio beni archeologici, via Mantova 67, Trento, tel.0461 492161.

 scarica il libro: ATTI_Antichi Popoli delle Alpi_web.pdf (12,07 MB)

 scarica il sommario: ATTI_Antichi Popoli_sommario.pdf (475,07 kB)

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  • ISBN: 978-88-7702-385-8
  • 2014 – Archeologia delle Alpi
    Provincia autonoma di Trento
  • Soprintendenza per i beni culturali – Ufficio beni Archeologici
  • Autore / Curatore: Franco Nicolis e Roberta Oberosler
  • € Distribuzione a fini istituzionali
  • Ufficio beni archeologici

Primo numero del rinnovato periodico che ospita articoli relativi singoli aspetti, scavi, ricerche, scoperte effettuati nel territorio provinciale e più in generale nell’area alpina centro-orientale.

In questo primo numero della nuova rivista sono raccolti articoli, saggi, riflessioni, interventi informativi di carattere archeologico che provengono dall’Ufficio beni archeologici e da altre istituzioni trentine che hanno tra le proprie competenze anche la ricerca archeologica.

Per richiedere informazioni relativamente alla distribuzione rivolgersi a:

Soprintendenza per i beni culturali – Ufficio Beni archeologici 
Via Mantova, 67 

Tel. 0461/492161

Le pubblicazioni sono disponibili presso le strutture della Soprintendenza per i beni culturali – Ufficio Beni archeologici:

S.A.S.S. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas 
Trento, piazza Cesare Battisti 

Museo Retico – Centro per l’archeologia e la storia antica della Val di Non 

Sanzeno, via Rezia 87

Museo delle Palafitte di Fiavé 
Fiavé, via 3 Novembre, 53 

 scarica il libro: Archeologia delle Alpi 2014.pdf (8,61 MB)

 scarica il sommario: sommario.pdf (894,04 kB

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Fare Rame



2021
Provincia autonoma di Trento
Autore / Curatore: Paolo Bellintani, Elena Silvestri
Ufficio beni archeologici
Fare Rame. La metallurgia primaria della tarda età del Bronzo in Trentino: nuovi scavi e stato dell’arte della ricerca sul campo aggiorna, con le ricerche condotte dopo il 2000 dall’Ufficio beni archeologici, le conoscenze sullo sfruttamento dei giacimenti di rame trentini nella tarda età del Bronzo (3400-3000 anni fa circa). Si tratta di alcuni studi dedicati a siti di lavorazione del minerale di rame (Segonzano, Lavarone, Luserna, Transacqua, S.Orsola, Fierozzo) messi a confronto con analoghi contesti archeologici nord-alpini e alcuni lavori di sintesi sulla cronologia relativa e assoluta dei contesti esaminati, sulla tipologia delle strutture piro-tecnologiche e sull’inquadramento storico della tematica.

Per richiedere informazioni relativamente alla distribuzione rivolgersi a:

Soprintendenza per i beni culturali – Ufficio beni archeologici
via Mantova, 67
38122 Trento
tel. 0461 492161
uff.beniarcheologici@provincia.tn.it

scarica il libro: Fare Rame_volume_web.pdf (21,01 MB)

scarica il sommario: Fare Rame_sommario_web.pdf (305,06 kB)

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