Brescia riaccende i riflettori sul teatro romano uno dei monumenti fondamentali del parco archeologico e dell’eredità della Brixia romana.

Domani lunedì 4 aprile il Comune e Fondazione Brescia Musei organizzeranno un convegno proprio sul tema della valorizzazione della area del teatro romano. L’obiettivo è di proseguire nella ‘opera di valorizzazione del patrimonio archeologico. Da poco l’amministrazione e FBM hanno compiuto intanto un primo passo importante nell’area romana: l’apertura del corridoio Unesco. Una serie di interventi che hanno reso fruibile liberamente tutto il percorso che va dal cuore di Santa Giulia al Capitolium.Si passa senza soluzione di continuità dai chiostri longobardi, la teatro, al tempio che custodisce la Vittoria Alata. L’intervento complessivo è firmato dalla studio di architettura ARW di Camillo Botticini, il quale, proprio nella chiave della valorizzazione, è andato anche oltre le richieste della committenza, ampliando il progetto al teatro romano e risolvendo con una sorta di padiglione l’area ad est verso il Viridarium, oggi occupata da strutture prefabbricate, dove vengono conservati reperti.

l obiettivo di una fruizione del teatro romano, nell’intenzione di Botticini, è affidata a strutture leggere e reversibili, come legno e travi d’acciaio. Qualcosa di molto meno invasivo del progetto dell’architetto Grassi ( vedi progetto : https://divisare.com/projects/342881-giorgio-grassi-progetto-di-restituzione-e-riabilitazione-del-teatro-romano-di-brescia)
che aveva, nel 2017 , immaginato anche una ricostruzione della scaenae frons, oltre che dell’intera cavea con legno, soprattutto, e pietre. Rendendo però illeggibili le tracce sottostanti.

PROGETTO GRASSI


Ora, invece il progetto prevede , gradinate per 1000/1500 persone a sedere, il resto consisterebbe in un riordino generale degli spazi attorno, a partire dalla rimozione del ponticello in ferro, dando anche agli spazi del vicino palazzo Maggi Gambara una destinazione di servizio al teatro.
Il progetto dello studio ARW si pone tra suggestione e stimolo nei confronti della pubblica amministrazione – ha spiegato lo stesso architetto Botticini – in un momento in cui si vuole tornare a ragionare di valorizzazione del sito. In questa chiave, ARW ha proposto anche un riordino dell’area davanti al Capitolium, che presenta, oggi, tra il tempio e il sottostante decumano romano, «una certa confusione, frutto anche qui di interventi spot negli anni che hanno trascurato una visione d’insieme», sottolinea l’architetto.

Una scalinata, anche qui un intervento all’insegna della leggerezza, consentirebbe la discesa al decumano dal Capitolium. Il progetto è all’attenzione di diverse istituzioni, senza però che vi si colleghi alcuna strategia concreta da parte degli enti pubblici. E segnala una rinnovata attenzione nei confronti del futuro del teatro romano, un’attenzione che, come ha sottolineato più volte l’assessore alla Cultura e vicesindaco, Laura Castelletti, si proietta oltre l’attuale amministrazione, come eredità della nuova.
Da bresciaoggi modificato liberamente
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